Chiesa Santa Maria del Popolo

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Per motivi di sicurezza le varie chiese normalmente sono chiuse. Per una visita ci si può rivolgere in parrocchia.

Edificata su una rupe intorno al 1100, domina la Valle del Sangro.

La Chiesa di Santa Maria del Popolo è la chiesa parrocchiale di Bomba (CH), situata nel centro storico del paese, nella parte più alta, in posizione dominante sulla Valle del Sangro. Appartiene all’arcidiocesi di Chieti-Vasto ed è il principale luogo di culto del borgo.

Storia e costruzione

Le origini della chiesa risalgono almeno al XVI secolo. Nella visita pastorale del 1568, Santa Maria del Popolo è già definita chiesa parrocchiale e arcipretale, conferendole un ruolo centrale nella vita religiosa di Bomba.
Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito numerosi interventi strutturali. Una prima ricostruzione si ebbe nel 1707, seguita da lavori al portale laterale nel 1743, come riporta l’iscrizione ancora visibile sull’architrave.

Nel 1757, sotto la guida di don Bertrando Spaventa (parroco dal 1741 al 1761 e zio dei patrioti Silvio e Bertrando Spaventa), la chiesa fu ampliata e “abbellita”, con una probabile ricostruzione della facciata in stile barocco. La torre campanaria fu inglobata nell’edificio e sopraelevata di un piano, ampliando la volumetria complessiva dell’edificio. Un ulteriore ampliamento si registrò nel 1803, e più tardi, tra il 1935 e il 1940, fu realizzato l’attuale pavimento in marmo policromo, opera di Alfonso Gizzarelli.

Architettura esterna

La facciata barocca, rivolta a ovest, è in muratura di pietrame a vista. Presenta un elegante partito architettonico in pietra squadrata, articolato su doppio ordine di paraste tuscaniche ribattute, con cornice intermedia aggettante e timpano mistilineo di coronamento. Il portale principale è architravato, sormontato da un timpano curvilineo e da una finestra con cornice architravata.

Sul fianco sinistro si trova la torre campanaria a quattro livelli, con passaggio voltato alla base, e un raffinato portale laterale settecentesco, con paraste, orecchie, timpano spezzato e fastigio.

Struttura e coperture

La pianta interna della chiesa è a croce latina, con l’ingresso situato sul braccio corto della navata. La copertura interna è composta da volta a botte lunettata sulla navata, calotta su pennacchi nel presbiterio e porzioni di volta a botte sui bracci del transetto. La copertura esterna è a due falde con manto in coppi.
I pavimenti in marmo policromo, risalenti alla metà del Novecento, arricchiscono l’armonia architettonica dell’edificio.

Decorazione interna e arredi

L’interno è decorato in stile tardobarocco-ottocentesco, con un ordine di paraste composite, capitelli dorati e trabeazione. Le pareti e le volte ospitano decorazioni in stucco, dorature, pannelli a bassorilievo, medaglioni, pitture murarie e pennacchi con figure a rilievo.
L’abside allungata accoglie il prezioso coro ligneo in noce, realizzato nel 1806 da Domenico De Simone di Agnone, autore anche dei confessionali e del pulpito. Il coro è decorato con tre rilievi scolpiti:

  • a sinistra, il re Davide in atto di pentimento
  • a destra, il profeta Natan che lo rimprovera per l’adulterio
  • al centro, la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre

Nel riquadro centrale, in alto a sinistra, è scolpita una Madonna che richiama quella raffigurata nella pala d’altare soprastante. In basso è incisa la scritta: “Dom. Ant. D’Intino / Hanc parochialem ecles. Reggente / Dominicus De Simone Anglonensis / Fecit A.D. MDCCCVI.”

Le cappelle laterali

Volgendo le spalle al coro, si incontrano le cappelle laterali, tutte risalenti al XVIII secolo. I dipinti sopra gli altari sono attribuiti in gran parte a Ludovico De Majo.

Sul lato destro si trovano:

  • la Cappella del Purgatorio
  • la Cappella della Madonna del Rosario
  • la Cappella di Sant’Antonio, preceduta dal battistero

Sul lato sinistro si incontrano:

  • la Cappella di San Giuseppe
  • la Cappella del Crocifisso
  • la Cappella di San Donato, vescovo e martire, patrono di Bomba, che custodisce numerose reliquie e la pala d’altare ritenuta la più pregevole della chiesa
  • la Cappella di San Domenico, attribuita al cavalier Giacomo Farelli, noto pittore napoletano

Sculture e decorazioni

La chiesa conserva numerose statue lignee e in terracotta, per lo più del XVIII secolo. Alcune furono restaurate nel 1922 dal bombese Nicola Di Renzo. Particolarmente rilevante è una statua di San Sebastiano del XV secolo, probabilmente di scuola toscana. Le statue vengono esposte solo in occasione delle principali festività religiose. Interessanti anche gli stucchi narrativi che raffigurano scene dell’Antico e Nuovo Testamento.

Procedendo da destra verso sinistra (con le spalle al coro) si riconoscono:

  • San Michele e Lucifero
  • La cacciata dei mercanti dal Tempio
  • La Maddalena che lava i piedi a Gesù
  • Il Figliol prodigo
  • Il Battesimo di Cristo
  • La regina Ester che implora la salvezza per il suo popolo
  • La Samaritana
  • Zaccheo
  • L’adultera

I capitelli delle colonne sono arricchiti da decorazioni in oro. Nella cupola, infine, sono raffigurati i simboli dei quattro evangelisti insieme alle virtù cardinali, completando l’impianto iconografico della chiesa.

Chiesa di Santa Maria del Popolo – Orari di apertura

Giorni feriali:
Nel periodo invernale la chiesa è aperta il pomeriggio dalle ore 17:00 alle ore 18:30, con la celebrazione della Messa alle ore 17:30. Nel periodo estivo l’apertura è dalle ore 17:30 alle ore 20:00, con la Messa alle ore 19:00.

Giorni festivi:
La chiesa è aperta al mattino dalle ore 07:00 alle ore 12:30, sia nel periodo estivo che in quello invernale, con celebrazioni alle ore 09:00 e alle ore 11:00.

Se ci si reca direttamente in una chiesa diversa da quella parrocchiale, è presente sul posto una persona incaricata, in possesso della chiave, che provvede all’apertura (informarsi in loco). Gli orari riportati sono approssimativi e fanno riferimento alle consuete aperture della chiesa e alle celebrazioni liturgiche. L’accesso è libero.

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