Santuario di San Mauro Abate

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La devozione per San Mauro, monaco e discepolo di San Benedetto, famoso sin da giovane per le sue guarigioni miracolose, è praticata un po’ ovunque in Europa ed è assai diffusa in Abruzzo.

Il Santuario di San Mauro Abate è il principale luogo di culto dedicato al santo nell’area di Bomba, in provincia di Chieti. Situato nel cuore del borgo abruzzese, circondato da colline e affacciato sul suggestivo Lago di Bomba, questo santuario rappresenta da secoli un importante centro di spiritualità, devozione popolare e tradizione religiosa.

Storia e origine del culto

San Mauro Abate, monaco benedettino e discepolo di San Benedetto, è venerato in tutta Europa per la sua santità e per le guarigioni miracolose sin dalla giovane età. I cronisti dell’Abbazia di Montecassino lo ricordano per la vita di penitenza estrema: dormiva in piedi per poche ore, digiunava, indossava il cilicio, pregava incessantemente e compiva miracoli, in particolare guarendo malattie degli arti. Il culto di San Mauro è particolarmente diffuso in Abruzzo, e a Bomba ha trovato uno dei suoi centri più importanti.

Le origini del santuario risalgono al XII secolo. In quel periodo, al centro del paese si trovava una chiesa dedicata al santo, che divenne presto meta di pellegrinaggi anche da fuori regione. Nei dintorni, precisamente in località Vallecupa, sorgeva inoltre un monastero celestiniano e, secondo alcuni studi, già nell’VIII secolo era presente un antico monastero benedettino intitolato a San Mauro, del quale resta oggi il toponimo “San Mauro Vecchio”.

La chiesa attuale

L’edificio attuale fu ricostruito tra il 1954 e il 1963 grazie all’impegno e ai sacrifici del popolo di Bomba, dopo le distruzioni del periodo bellico. Il progetto fu affidato all’architetto Alessio Mancini di Roma, la cui moglie era originaria del paese. La nuova chiesa è realizzata in stile neoromanico moderno, con facciata a capanna, due finestre laterali, un grande portale a tutto sesto e un oculo centrale. Sopra l’ingresso si trova un lunotto a mosaico, opera della ditta Favet, che raffigura San Mauro tra i malati.

Accanto alla chiesa sorge, isolato, un campanile in mattoni rossi con cuspide conica, che custodisce la campanella di San Mauro, oggetto di particolare venerazione popolare.

L’interno della chiesa, ad unica navata, è impreziosito da stucchi dorati finemente lavorati dai Fratelli Bravo di Atessa. Al centro della volta campeggia una riproduzione dell’Annunciazione di Guido Reni. Il soffitto è a cassettoni e lungo le pareti si trovano cappelle laterali dedicate a San Nicola di Bari e Sant’Antonio. L’altare maggiore, in forma di tabernacolo, è interamente dedicato a San Mauro.

All’interno del santuario sono conservate due statue del santo:

  • una statua miracolosa in terracotta policroma, databile al XVII secolo, custodita nella nicchia del capoaltare e mai portata in processione per via della sua fragilità;
  • una statua processionale in legno, custodita nella chiesa parrocchiale e utilizzata durante le festività religiose.

Devozione, riti e tradizioni popolari

San Mauro è considerato protettore contro tutti i dolori, in particolare quelli reumatici, artritici e il mal di denti. Il suo culto è molto radicato nella tradizione abruzzese e ogni anno attira numerosi pellegrini da tutta la regione e oltre.

Tra i riti più antichi e peculiari, ancora oggi praticati dai fedeli con profonda devozione, vi sono:

  • l’uso dell’olio benedetto, posto su una pietra secolare: i devoti vi immergono le dita, si fanno il segno della croce e massaggiano le parti doloranti. L’olio può essere portato a casa in ampollette preparate appositamente;
  • il rito contro il mal di denti, che prevede di tirare con la bocca una cordicella legata alla campanella di San Mauro, facendola suonare con uno strappo deciso.

Queste pratiche, che mescolano elementi di fede, folklore e antica medicina popolare, sono considerate da alcuni superstiziose, ma molti fedeli testimoniano di aver ricevuto grazie e conforto spirituale. Le pareti del santuario sono infatti tappezzate di ex voto, doni lasciati in segno di riconoscenza per le guarigioni ricevute.

La chiesa ospita anche una sala del pellegrino, dove sono conservati oggetti votivi, testimonianze di devozione e piccoli ricordi della visita al santuario.

Vita del santuario e celebrazioni

Ogni anno, l’ultima domenica di maggio, Bomba celebra solennemente il suo santo patrono con una processione, celebrazioni liturgiche, canti tradizionali e momenti di condivisione comunitaria. È una festa molto sentita, che coinvolge tutta la popolazione e richiama numerosi visitatori.

Il santuario è anche un luogo molto richiesto per la celebrazione di matrimoni: molte coppie, anche da fuori paese, scelgono questo luogo carico di spiritualità per pronunciare il proprio sì.

Un simbolo di fede e identità

Il Santuario di San Mauro Abate non è solo un edificio religioso, ma un simbolo profondo della fede, della cultura e della storia della comunità di Bomba. Esso testimonia una devozione millenaria e rappresenta un punto di riferimento per i credenti in cerca di grazia, conforto e guarigione. Allo stesso tempo, costituisce un patrimonio culturale e architettonico di valore, inserito in un contesto naturale e paesaggistico di grande bellezza, nel cuore verde dell’Abruzzo.

SANTUARIO DI SAN MAURO ABATE – ORARI DI APERTURA

Giorni festivi:
Il santuario è aperto al mattino dell’ultima domenica di ogni mese, dalle ore 07:00 alle ore 12:00, con la celebrazione della Messa alle ore 11:00, sia nel periodo estivo che in quello invernale.
In occasione della festa liturgica di San Mauro, il 15 gennaio, il santuario è aperto dalle ore 09:00 alle ore 12:00, con la Messa alle ore 11:30.

Se ci si reca direttamente in una chiesa diversa da quella parrocchiale, è presente sul posto una persona incaricata, in possesso della chiave, che provvede all’apertura (informarsi in loco). Gli orari riportati sono approssimativi e fanno riferimento alle consuete aperture della chiesa e alle celebrazioni liturgiche. L’accesso è libero.

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