Home Storia e cultura Personaggi illustri Tommaso Sacchetta
Tommaso Sacchetta
Tommaso Sacchetta, benefattore bombese
Tommaso Sacchetta nacque a Bomba il 10 marzo 1885 da Michele Sacchetta e Giovina Sacchetta, figlia di Carmine. Perse la madre all’età di soli cinque anni, un evento che lo segnò profondamente, anche perché l’affetto paterno risultò pressoché assente. Il padre, Michele, emigrò in Argentina e fece perdere completamente le proprie tracce. Dopo diversi anni fece ritorno a Bomba e si risposò, ma anche in quell’occasione non si prese cura del figlio Tommaso, ignorandolo del tutto.
A occuparsi di lui fu il nonno materno, Carmine, che, insieme agli zii Sebastiano Sacchetta e Aurelio Cipriani, si adoperò per garantirgli i mezzi economici necessari a proseguire gli studi. Poco prima che Tommaso si diplomasse, il nonno Carmine venne a mancare, ma fu lo zio Sebastiano a garantirgli un prestito che gli permise di continuare il percorso scolastico.
Sacchetta lo restituì interamente, fino all’ultimo centesimo, con i suoi primi stipendi ottenuti grazie al lavoro presso il Ministero dei Lavori Pubblici.
Nel 1905 conseguì il diploma di ragioniere e, successivamente, nel 1912 ottenne la laurea presso il Regio Istituto Superiore di Studi Commerciali di Roma. Superato un concorso pubblico, fu subito assunto in un ruolo di responsabilità presso il Ministero dei Lavori Pubblici a Roma.
Gli anni successivi furono per Tommaso Sacchetta un susseguirsi di successi: partecipò a diversi concorsi, ricevette promozioni e ottenne riconoscimenti che lo portarono ad assumere incarichi di crescente importanza. Nel 1928 fu chiamato direttamente a ricoprire la carica di Ragioniere Generale del Comune di Venezia. La scelta cadde su di lui perché era stato segnalato come un funzionario colto, diligente, intelligente e con la maturità necessaria per affrontare la complessa riorganizzazione dei servizi finanziari comunali, i quali necessitavano di una radicale trasformazione in linea con i tempi.
Il dottor Sacchetta si dimostrò perfettamente all’altezza del compito. I miglioramenti e le semplificazioni da lui introdotti furono ampiamente apprezzati: riuscì a rendere i servizi più snelli ed efficienti, senza sacrificare le indispensabili funzioni di controllo, sia preventivo che successivo, fondamentali per una gestione amministrativa sana e trasparente.
A conclusione della sua lunga carriera, Sacchetta ricevette encomi e riconoscimenti ufficiali. Tuttavia, vi fu un episodio spiacevole che segnò una parentesi amara nella sua storia: nel 1945 il Comitato di Liberazione Comunale di Venezia lo accusò di aver favorito abusi e malcostumi introdotti dal regime fascista. L’accusa, che lo colpì profondamente, si rivelò infondata. Egli si difese con fermezza, dimostrando che le imputazioni provenivano da individui che, durante il Regime, non avevano potuto realizzare ciò che avrebbero voluto.
Della sua vita privata si conoscono pochi dettagli, tramandati solo attraverso documenti ufficiali. Risulta che partecipò a una cooperativa per l’acquisto di un’abitazione in via Nizza a Roma e che sposò Luisa Ciuffelli, figlia del senatore Augusto Ciuffelli, figura di spicco della politica italiana pre-fascista, più volte ministro.
Tommaso Sacchetta morì a San Candido, in provincia di Bolzano, il 9 settembre 1963. Le sue spoglie riposano nel Cimitero del Verano a Roma.
Tratto da Tommaso Sacchetta 1885/1963 – Benefattore Bombese – di Giuseppe Caniglia.
Stralcio del Testamento nella parte relativa alle finalità
Nelle sue ultime volontà il Comm. Sacchetta, ricordandosi dei grandi problemi economici della sua infanzia, scrive:
“Poichè sono solo al mondo e cioè senza genitori, moglie, figli, sorelle e fratelli, né discendenti di questi ultimi, lascio erede universale della mia sostanza, al netto delle sopra specificate assegnazioni di beni mobili, il Comune di Bomba, in provincia di Chieti, alle seguenti condizioni e limitazioni: “La condizione principale consiste nel devolvere i proventi netti due miei appartamenti e dei miei titoli obbligazionari, da me affidati in custodia alla Banca Nazionale del Lavoro, alla creazione ed al mantenimento di più borse di studio – a seconda della disponibilità dei fondi – a favore di adolescenti di ambo i sessi, non benestanti e meritevoli di essere aiutati per frequentare, fuori Bomba, le scuole secondarie fino all’accesso all’università”.
Per l’assegnazione di tali borse erano dettati i seguenti criteri di massima:
- L’assegnazione deve essere fatta dietro pubblico concorso, i concorrenti devono appartenere a famiglie bombesi e/o residenti a Bomba da almeno dieci anni.
- L’assegnazione deve essere fatta da una Commissione composta dal sindaco, dal parroco, dal maestro elementare più anziano, dal medico e dal comandante della locale caserma dei carabinieri.
- L’importo annuo di ciascuna borsa dovrà essere tale assicurare all’assegnatario la possibilità di mantenersi decorosamente fuori di Bomba in Convitto o presso famiglie private per frequentare tutti i corsi di scuola secondaria fino al conseguimento del titolo o diploma richiesto per accedere all’Università e agli studi superiori a questa equiparati. Ciascuna borsa dovrà essere assegnata, salvo non promozione, per tutti gli anni necessari a conseguire il titolo o diploma.
- Per eventuali economie dipendenti da mancate assegnazioni delle borse o da altre circostanze, o da sopravvenienze attive verificatesi nel patrimonio, dovranno utilizzarsi nell’acquisto di altri titoli obbligazionari oppure di altri beni immobili di sicuro reddito e ciò al fine di aumentare col tempo e numero e l’entità delle borse.
Consistenza del lascito
Il patrimonio ereditato nel 1963/64 consiste principalmente:
- Appartamento di mq. 163 a Roma, al 1º piano scala A, in Via Nizza n. 63 composto da cinque stanze, due bagni, una cameretta cucina e cantina.
- Appartamento di mq. 189 al quarto piano dello stabile in Via Velletri n. 21 sempre a Roma, composto da sei stanze, due bagni, cucina, stanzino ed annessa ampia soffitta.
- Titoli obbligazionari per nominali L. 34.500.000 (all’epoca).
- Un libretto di risparmio al portatore con L. 800.000 (all’epoca).
- Detto patrimonio ha consentito al Comune di Bomba di erogare annualmente borse di studio a studenti meritevoli e non benestanti, come disposto da Tommaso Sacchetta, con l’adozione di appositi Regolamenti approvati dal Consiglio Comunale (il primo nell’anno 1965).
Evoluzione dei Criteri di Assegnazione delle Borse di Studio del Lascito Sacchetta
A oltre quarant’anni dalla redazione del Testamento Sacchetta, e in considerazione delle profonde mutazioni socio-culturali e del sistema educativo italiano, si è resa necessaria una revisione complessiva dei criteri per l’assegnazione delle borse di studio. Il quadro normativo e sociale di riferimento è mutato radicalmente rispetto all’epoca della stesura testamentaria, rendendo impellente un adeguamento delle disposizioni originarie. Parallelamente, si è registrato un significativo aumento delle rendite immobiliari del lascito a partire dal 2005, attribuibile all’efficace dell’amministrazione dell’epoca. Questo incremento ha offerto nuove opportunità per l’ampliamento dei benefici.
Interpretazione della Volontà Testamentaria e Ampliamento dei Benefici
L’esame delle disposizioni testamentarie ha rivelato che l’intento primario del testatore fosse quello di favorire l’istruzione in senso lato. Coerentemente con tale volontà, già a partire dall’anno 2000, un nuovo Regolamento ha esteso l’assegnazione delle borse di studio anche agli studenti universitari, superando la precedente limitazione all’istruzione secondaria.
Successivamente, negli aggiornamenti del Regolamento approvati dal Consiglio Comunale, ha ulteriormente perfezionato i criteri di valutazione. Tali criteri sono stati armonizzati con le metodologie generalmente riconosciute e adottate da altre istituzioni scolastiche ed enti (sia statali che non statali) per l’attribuzione di benefici in ambito educativo. Questo allineamento ha garantito maggiore trasparenza ed equità nel processo di assegnazione.
Al fine di estendere la platea dei beneficiari del Lascito Sacchetta, oggi gestita dalla Fondazione riconosciuta che porta il suo nome, sono stati introdotti contributi monetari aggiuntivi, specificamente sotto forma di rimborsi forfettari per le spese di viaggio. Questi rimborsi sono destinati a tutti gli studenti che soddisfano requisiti.



